8 giugno 2010

Sentirsi vuoti come una bolla di sapone


Nel vuoto non c'è proprio niente. Il vuoto è assenza di materia. Il vuoto è svuotezza sia di cose belle sia di cose brutte, dentro di se. Il vuoto è incapacità di sentire sentimenti, di vivere sentimenti, di accorgersi che ci sono cose che fanno piacere e cose che fanno male: il vuoto è vuoto, è il Nulla che avanza.

Nonostante questo anche una bolla di sapone riflette una certa luce e mostra certi colori riflettendo ciò che ha attorno a se ma la bolla di sapone dura poco, basta un piccolo soffio di vento o che incontri il primo ostacolo, e scoppia, dissolvendosi, estinguendosi per sempre.

Una bolla di sapone viene trasportata dal vento, senza sapere dove andare, senza capire dove andrà a finire, senza speranza, con l'unica certezza che, poco dopo, scoppierà.

4 commenti:

  1. Una bolla è lucente, riflette e trasforma le immagini, ha una forma invidiabile e perfetta. Insomma anche la sua "temporaneità" ha qualche lato buono...

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  2. @guglielmo: ciao Guglielmo, benvenuto su questo blog! :) mmhh... si è vero, hai ragione, la temporaneità di una bolla di sapone può avere qualche lato positivo: può pure ricordarci che anche il nostro qui, non è pressochè nient'altro che un semplice e veloce passaggio!

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  3. io mi sento così..una bolla di sapone, vuota dentro...

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  4. @aurora: eh... capita. A volte può anche un bene sentirsi vuoti, alla fine è la condizione iniziale per potersi riempire nuovamente di qualcosa... anche se a dire il vero a me non piace poi tantissimo come condizione...

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