25 giugno 2010

Produrre ossigeno dall'anidride carbonica


Se è vero che siamo anche un po' spugne, possiamo assorbire sostanze nutritive oppure veleni - e tutto dipende da quel che troviamo nell'ambiente circostanze - ma nonostante questo è altrettanto vero che "non ci fa male quel che c'è intorno, ma quel che emettiamo noi stessi": dunque spesso e volentieri, ci autoinquiniamo la vita!

Del resto è anche vero che, essendo appunto un po' "spugne assorbenti", per ributtare fuori succhi nutrienti, occorre essere strizzati, fino all'ultima goccia. Pensi che uno straccio quando lo strizzi, sia contento di come lo tratti? Così anche la Vita a volte fa con te per farti tirare fuori il meglio che hai dentro - anche se non ti piace essere strizzato!

Quando assorbiamo veleni, abbiamo la possibilità di scaricarli, quasi tramutarli, e attuando un processo interno di "conversione" possiamo comtribuire in piccola parte a purificare l'aria. Come le piante, possiamo produrre ossigeno - che è vita - nutrendoci soltanto dell'anidiride carbonica - che per noi uomini è morte!

Sarà la Vita stessa che è dentro di noi che attuerà il processo di fotosintesi clorofilliana. Questo processo a volte incappa in un combattimento, spesso silenzioso, invisibile ai più, ma reale. Avviene tutto all'interno: la linfa vitale che rende verdi le foglie non si vede ma è presente ed essenziale ed una bella pianta verde non è soltanto bella da vedersi, ma è anche utile, perchè rende l'aria migliore, più respirabile, più ossigenabile, più leggera, meno inquinata.

L'accoglienza profonda della linfa vitale dentro di noi, può trasformarci in piante sempreverdi che contribuiscono nel loro piccolo a rendere l'ambiente più vivibile, più umano, più vicino all'uomo. La produzione di ossigeno o di inquinamento da parte nostra, dipende solo e soltanto dall'accoglienza vera di linfa vitale o dalla non accoglienza, dalla conoscenza di ciò che è per noi linfa vitale positiva che ravviva corpo e spirito, dallo scegliere o dal non scegliere di voler far idratare ogni più piccola e profonda particella del nostro organismo.

Accogliendo veramente la Vita, si diviene per forza di cose alberi secolari e piante sempreverdi, in quanto accogliendo la Vita dentro di noi, ci si innesta nell'albero della Vita, divenendo un piccolo ramosciello della stessa grande pianta. Altrimenti al primo inverno freddo, o al primo accenno di autunno, le nostre foglie appassiranno diventando gialle e marroni e non riusciremo più a produrre ossigeno dall'anidride carbonica, come fanno le altre piante, ma moriremo pian piano solo per non aver voluto nutrirci delle giuste sostanze nutritive. Avremo scelto noi la morte, anzichè amare profondamente la vita.

2 commenti:

  1. vita e morte sono collegate...io amerei entrambe allo stesso modo, perche' si tratta solo di trasformazioni biologiche di elementi chimici..azoto,carbonio,idrogeno,ossigeno...i mattoni della vita sulla terra e nell'universo

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