12 giugno 2010

Del pentimento sincero



Il monaco Chu Lai veniva aggredito da un insegnante che non credeva a nulla di ciò che egli diceva. La moglie dell’insegnante, invece, era una seguace di Chu Lai - e pretese dal marito che andasse a chiedere scusa al saggio.

Contrariato, ma non avendo il coraggio di opporsi alla moglie, l’uomo si recò al tempio e mormorò alcune parole di pentimento.

- Non ti perdono - disse Chu Lai. – Torna al lavoro".

La moglie ne fu scandalizzata:

- Mio marito si è umiliato, e voi, che affermate di essere un saggio, non siete stato generoso!

Rispose Chu Lai:

- Nella mia anima non c’è rancore. Ma, se egli non è pentito, è meglio che riconosca di provare rabbia contro di me. Se avessi accettato la sua richiesta di perdono, avremmo creato una falsa situazione di armonia – e questo avrebbe accresciuto la rabbia di vostro marito.


Dalla newsletter Il Guerriero della Luce n. 223 di Paulo Coelho

6 commenti:

  1. Beh, è ovvio. Non ha senso concedere il perdono a chi non è affatto pentito di quello che ha fatto!
    Come stai? Superato il momento difficile??

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  2. @Mr.Loto: già... grazie per il tuo interessamento :)... sto bene, sto bene, sono solo un po' moscietto...

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  3. Giusto! In una situazione di falsa armonia non c'è armonia, sarebbe una situazione controproducente per tutti. A presto Lorenzo!

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  4. @laprincipessaraffreddata: già già... grazie per essere passata di qua, lieto di conoscerti! :)

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