2 gennaio 2010

Andare in all-in all'ultima mano nel poker della vita


Già, la vita è così. Giro dopo giro aumenta il buio ed il controbuio. Non lo sapevo che era così, che ti frega così, che inaspettatamente scatta la lancetta e sale la posta in gioco. Non sono pronto, non mi sento pronto. Ma sento troppo forte il tempo che passa - piccoli rintocchi della lancetta dell'orologio, che non si fermano.

Qualche piccola vittoria non fa salire le fiches ne aumentare troppo il morale: tengono tutto in ballo, tutto a mezza via ma più via che a mezza. E poi le sconfitte, piano piano, prima una e poi un'altra. Tocca riprendere altre fiches, occorre rimettere in gioco altre risorse, cercare di recuperare quel che si poteva vincere ed invece, ancora una volta, non si è vinto nè intascato, nè goduto.

Con in testa l'idea che ci si poteva fare, che è strano trovarsi sotto, che sembrava che le carte girassero bene, che se fosse successo quello o quell'altro, che forse se avessi agito in un altro modo adesso... ma tutto è inutile ed ogni ragionamento cade nel nulla della realtà del tavolo verde che, nuda e cruda, chiama a fare nella vita un'altra puntata, senza sapere come andrà.

E allora si riprendono le proprie carte in mano, quelle che ci sono toccate in sorte aspettando di vedere quel che succede ed ingegnandosi in ogni modo per andare in positivo, per mantenersi positivi, per rimanere al tavolo con un approccio positivo agli eventi - come insegnano i saggi si debba sempre fare! - e così impegno e sudore la fanno da padroni.

Starsene lì fermo ad un angolo del panno verde mantenendo il proprio piccolo gruzzoletto non cambia certamente le cose: non toglie i dolori e le preoccupazioni di un quotidiano sempre difficile per tutti da affrontare. Non toglie problemi, anzi, li aumenta: perchè per mantenere il gruzzoletto ci vuole un sacco di fatica, poche e miserissime soddisfazioni lavorative, qualche buona mossa nel gioco, un'amministrazione attenta ed oculata: ma non ci si smuove da lì dove siamo, non ci si smuove dal fango nel quale ci stiamo dimenando, ce ne rimaniamo lì sguazzando sempre nelle stesse pozzanghere - anche se a volte si alza proprio un bel po' di acqua e fango e sembra di fare chissà che cosa!

La soluzione è un'altra: occorre giocarsi tutto!

Compiere il proprio all-in non senza paura di perdere tutto. E quando è il momento migliore di farlo? Siamo così coraggiosi da fare il nostro all-in nella vita quando ancora abbiamo il tempo per recuperare le cose - o almeno così crediamo?

Il tempo, che sembra non essere dalla nostra parte in realtà ci spinge a darci una mossa e quando sta per terminare - o almeno così crediamo - è lì, in quel momento che la Vita stessa di chiede di avere coraggio perchè Ella ha il potere di creare qualcosa quando nemmeno ce n'è l'ombra, nè l'idea di alcuno, nè la possibilità calcolata nè intravista, da qualcuno. E' la Vita che, incredibilmente, crea qualcosa che nemmeno si intravedeva, sul tavolo verde. E' la Vita che decide di accompagnarti, anche quando non lo vuoi, non ci pensi, non te ne importa una mazza e t'impunti sulle tue idee e decisioni! E t'invita a puntare proprio quando non lo faresti mai, quando, guardando le carte che hai in mano non ti sembra di avere niente di particolare in mano per cui giocarsi tutto, proprio quando sembra di non avere la forza di sostenere un all-in, scoprendo però che quel poco, incredibilmente, diviene qualcosa!

E la Vita t'insegna così che ti porta al limite, all'estremo o meglio, che desidera condurti fino al punto che tu debba, per forza, abbandonarti a Lei! Sembra che lo faccia con cattiveria, con forza e violenza - perchè in realtà essa si muove senza la nostra volontà o richiesta! - ma alla fine viene fuori che quelle carte strane, uscite una dopo l'altra senza destare niente di grande nè di buono sotto, in realtà erano la mano perfetta che mai si sarebbe sognato, desiderato, chiesto ed immaginato! Chiederla sarebbe sembrato qualcosa di troppo grande perchè effettivamente, per come stavano andando le cose, la realtà parlava forte e chiaro che "quelle possibilità non c'erano non esistevano", erano inimmaginabili.

E quella mano increibile ci salva!

Letteralmente ci salva da tutte le nostre brutte giocate, dai nostri limiti, dalle nostre sconfitte e pure dalle nostre vittorie meritate sul campo: che anche quelle alla fine è forse meglio non averne perchè ci sta che un giorno debbano pure essere pagate, risarcite, restituite indietro.

Così la Vita non permette che vengano attribuiti a noi falsi meriti di cui certo ci vanteremo vanamente, no, non permette nemmeno questo e rende giustizia prendendosi i suoi giusti meriti ed uscendo allo scoperto proprio quando nessuno se l'aspettava pretendendo un posto importante al tavolo verde, accanto a noi per tutte le prossime partite!

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